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Mese: Febbraio 2020

Radio News 24 – intervista al CEO di ComeBack è ora online!!!

Il nostro CEO Domenico De Liso intervistato da Radio News 24.
Un breve ma intenso racconto di come ComeBack sta cambiando il mondo del Welfare Aziendale.
Più budget per chi già ne ha, un budget a disposizione per chi invece non ha mai potuto fare Welfare Aziendale.
Una community di Aziende che hanno a cuore il benessere delle persone che si finanziano reciprocamente i piani di welfare cementificando i rapporti commerciali.
Ognuno in base al proprio volume di acquisti recupera un comeback del 1.5% da usare esclusivamente come Welfare budget.

E se doni una piccola parte al territorio attraverso fondazioni, #comebackwelfare dona parte della sua commissione.
Un territorio sano intorno ad Aziende socialmente responsabili.

#aidp #farewelfare #welfareaziendale #hrc #welfare

 
Clicca QUI per vedere l’intervista completa

ComeBack Welfare su “ViviEnna.it”

Non c’è termine più giusto per dirlo, ComeBack Welfare sbarca anche in Sicilia.

La testata giornalistica di ViviSicilia, rilancia l’articolo relativo alla nostra Community portando i propositi di parità sociale e welfare per tutti anche sull’isola.
Continuano gli interessamenti delle istituzioni e delle reti di impresa alla nostra piattaforma che permette di creare ed incrementare il Welfare budget aziendale a costo zero.

Con ComeBack il Welfare è per tutti!!
#HR per voi uno strumento innovativo!

#comebackwelfare #farewelfare #aidp #welfareaziendale #welfare #hrc


Leggi l’articolo

ComeBack Welfare su Tuttowelfare.info

Ringraziamo Gabriele Perrone, Dario Colombo e Roberto Di Santo per lo splendido pomeriggio passato in redazione.
Siamo certi che il 2020 ci riserverà ancora tanti motivi di incontro e di approfondimento tra convegni, eventi ed interviste dedicate.
La nostra piattaforma così unica ed innovativa sarà certamente oggetto di tante e costruttive discussioni.

Tuttowelfare.info

Seconda puntata con l’analisi dei risultati dell’inchiesta ? sullo stato del #welfareaziendale promossa dal nostro giornale ? online. Analizziamo il principale trend emerso – produrre di più ? ma a spese dei lavoratori – insieme con alcuni player del mercato del #benessere.

ComeBack Welfare atterra su “Il Messaggero”

ComeBack Welfare. Per tornare alla parità sociale

 

ComeBack Welfare è la nuova startup pensata per creare un fondo welfare continuativo per dipendenti e imprese. Ce ne parla il fondatore e amministratore unico Domenico De Liso

«Il welfare nasce come strumento di parità ora invece sta diventando sempre più uno strumento di differenziazione. ComeBack Welfare ha una finalità sociale volta a creare un welfare budget per tutti».

Con tale risolutezza, Domenico De Liso, ha illustrato quali sono i principi che rappresentano la mission di ComeBack Welfarestartup nata dall’idea di un gruppo di giovani imprenditori attivi in diversi settori industriali che hanno creato una piattaforma virtuosa di “recupero welfare”. Lanciata pochi mesi fa dopo quasi tre anni di attenta progettazione, la piattaforma avrà clienti attivi già a partire dai prossimi giorni.

ComeBack Welfare si propone di attivare un rapporto fiduciario capace di rafforzare sia i legami commerciali tra le imprese aderenti che quelli relazionali interni a ciascuna realtà: «Dopo anni di esperienza nel settore metalmeccanico [ma il tema investe anche altri settori N.d.R.] mi sono reso conto che la revenue commerciale da dover ridare al cliente a fine anno poteva essere investita in modo etico e sostenibile affinché, da mero vincolo di dipendenza nel rapporto cliente/fornitore si potesse elevare a meccanismo per sostenere sia la soddisfazione dei bisogni individuali e familiari dei lavoratori, sia la fidelizzazione, l’engagement e la produttività delle aziende nelle quali lavorano».

Come spiegato sul sito della piattaforma il sistema è semplice e intuitivo e si basa sulla reciprocità del fare impresa. Qualsiasi azienda, soprattutto le startup o le pmi, possono inserire sulla piattaforma gli ordini ai fornitori (nazionali e/o internazionali) cosicché il sistema possa calcolare il plafond disponibile in base agli ordini che i fornitori (invitati dall’azienda) avranno ricevuto e renderà spendibili gli importi maturati affinché siano utilizzati per il sostegno del welfare aziendale. La percentuale in gioco è nettamente inferiore agli “sconti” di fine anno richiesti ai fornitori ed è pari al 1,5% del valore di ciascun ordine con il quale creare o incrementare il budget da investire per il benessere dei collaboratori e dell’impresa stessa.

In base agli studi effettuati è stato associato a ciascun tipo di impresa un possibile volume d’affari stimando che gli acquisti di materie prime e servizi incidano per il 50% del fatturato rispetto al quale sarà poi calcolato il “ritorno di welfare” che l’impresa può generare.

«Un’azienda di taglia ‘micro’, con soli 4 dipendenti e un fatturato inferiore a 1M€ è in grado di ottenere fondi da destinare al Welfare Aziendale in misura individualmente superiore a quella ottenibile dalle altre classi d’impresa. Diventa addirittura possibile ottenere quasi il doppio del budget pro capite che potrebbe generare un grande azienda».

Facendo riferimento ai dati della ricerca effettuata da Cgil/Nomisma – i quali dimostrano come la fruizione dei servizi di welfare non riguardi allo stesso modo tutte le categorie di lavoratori poiché all’aumentare dell’inquadramento lavorativo e del titolo di studio aumenta anche la fruizione – ComeBack Welfare si presenta dunque, ha ribadito De Liso, «come uno strumento su cui fare affidamento e leva comune tanto per i sindacati che per le aziende. Il vero welfare per le persone è quello on top e non quello relativo al premio di risultato eventualmente convertito in servizi perché, in quest’ultimo caso, manca la continuità che è la caratteristica saliente di qualsivoglia reale tutela. E il welfare aziendale deve esprimere tutele, prima che essere una premialità, come tale aleatoria».

«Con la nostra piattaforma di accounting offriamo alle imprese un tool per attivare un meccanismo capace di dare continuità agli stanziamenti destinati al welfare ed attraverso il nostro progetto vorremmo sensibilizzare i provider a lavorare con le aziende in un’ottica di pianificazione che non sia “usa e getta” ma che possa avere una ricaduta a lungo termine sia a livello sociale che territoriale».

L’intento di De Liso è chiaro: «Comeback Welfare da startup mira a diventare una Società Benefit, mentre è già la prima community B2B di aziende realmente socialmente responsabili che, unite da un rapporto fiduciario, creano nell’esercizio della loro usuale attività di business un fondo welfare».

Prossimo step? De Liso ha le idee chiare: «Ampliare l’impatto dell’iniziativa e rendere la piattaforma capace di consentire alle aziende di destinare una quota parte degli importi maturati anche al welfare del territorio, rafforzando ulteriormente il loro legame con i luoghi nei quali fanno impresa».

Lucia Medri

 

L’articolo ComeBack Welfare. Per tornare alla parità sociale proviene da WeWelfare.

 

WeWelfare intervista ComeBack Welfare

Contattato da WeWelfare per uno scambio di opinioni sulle visioni di Welfare e sulle potenzialità della piattaforma di comebackwelfare circa gli impatti positivi sia a livello di Welfare Aziendale incrementando il budget, sia sulla inclusione sociale e tutela territoriale che generiamo, ne esce un’intervista articolata, che potete trovare sul sito WeWelfare.it e al seguente link:

https://wewelfare.it/servizi-aziendali/comeback-welfare-per-tornare-alla-parita-sociale/

wewelfare welfareaziendale hrc aidp welfare

ComeBack Welfare al WellFeel di Padova

Wellfell Padova 31 Gennaio 2020, ComeBack c’è!
Aspettando il 24 Giugno per l’evento di Milano… oggi è stata una splendida giornata di incontri e di ascolto reciproco.
Tanti gli interventi interessanti, le idee e molta la voglia di fare un Welfare inclusivo. Nota particolare per l’intervento di Giovanni Scansani sempre molto attento nel scegliere temi caldi e sensibili come il concetto di “partecipazione”.
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